martedì 21 settembre 2010

Praticamente un mese

Oggi è il primo giorno senza maritozzo a casa, perché purtroppo ha terminato le ferie ed è dovuto tornare a lavorare..
Devo dire che mi manca già tantissimo e sotto sotto mi viene un po' da piangere a non averlo qui sempre, come fino ad ora. Non è tanto per una questione pratica (anche se sicuramente a livello organizzativo-gestionale era una manna dal cielo essere in due, e da sola sarà più complicato), ma proprio il non avere la sua presenza con noi sempre, non poter condividere più ogni momento insieme, la rottura di questa meravigliosa bolla a tre.. dovrò abituarmi, purtroppo la vita normale è così e me ne devo fare una ragione: a lavorare ci si deve andare e non si può stare entrambi a casa a godersi la famiglia. Però è una tristezza infinita il rendersene conto.
Domani il tartarugo compirà un mese, un mese meraviglioso e magico che è letteralmente volato via. E' cresciuto, ora inizia a stare sveglio e ad osservare le cose, fa versetti, inizia a sorridere, tira su la testa.. La sua carrozzina ormai è diventata un albero di Natale: quando ci siamo accorti che iniziava ad osservare abbiamo condito il suo lettino di ogni sorta di stimoli visivi... però è bella tutta colorata così!! :D


Per il resto va un po' meglio.. mi sta aiutando molto il rendermi conto che , per quanto piccolo, mio figlio non è una mia proprietà, ma è "suo", "di sé stesso", e io sono qui per lui e devo cercare di decidere esclusivamente in base a ciò che è meglio per lui, al di là di come ciò mi fa sentire. non è facile identificare ciò che sia meglio per lui quando è così piccolo, la paranoia di non essere abbastanza presente è sempre dietro l'angolo, ma il maritozzo mi aiuta parecchio in questo, dato il suo ruolo e il suo leggendario equilibrio. Perciò in questi giorni sono stata più serena, anche nell'incontro con gli altri.. non sarò sempre il massimo della serenità, lo so, ma -insomma- ci stiamo lavorando :)
Vi lascio con una fotina della pappa :)))


p.s. Grazie a tutte per i commenti al post precedente: mi sono stati molto utili nella riflessione e mi hanno fatta sentire molto sostenuta.. grazie!!



sabato 18 settembre 2010

patisco.

Patisco. Patisco le intromissioni. Patisco che le persone (tutte) paciocchino mio figlio. Patisco che lo tengano in braccio per più di 5 minuti. Patisco che se lo rimpallino l'un con l'altro/a. Patisco il fatto che sembra che sia il nuovo gioco di tutti. Patisco che sia al centro degli altrui pensieri. Patisco che tutti sappiano di cosa ha bisogno -ha fame, ha sonno, ha mal di pancia, ah ma lui fa così, ah ma lui è così, eh ma è che non ha digerito, ... -. Patisco che si pensi di conoscerlo, di sapere chi è , com'è, come si comporta. Patisco quando dicono "è bravo" (perchè, esiste qualche bambino non bravo forse???). Patisco quando dicono "è furbo", come se un neonato fosse un orrendo manipolatore di adulti. Patisco i giudizi, i commenti, i consigli non richiesti. Patisco dover condividere mio figlio con altre persone per forza e non solo per piacere. Patisco che le persone non sappiano darsi dei limiti, e dei limiti stretti, in questo caso. Patisco la famiglia allargata. Patisco il chiedermi se sia normale questo patimento e trovarmi sola nel tentare di sostenermi nella risposta.
L'istinto mammifero mi sfianca e a volte mi sento una tigre in gabbia. E il richiamo della baita in montagna in mezzo alle pecore si fa sempre sentire.

martedì 7 settembre 2010

..primi momenti...

Scusatemi per la latitanza, ma sono talmente presa a godermi questi primi momenti che il tempo proprio non c'è..

Allora, prima di tutto il parto: beh, ci sono voluti due giorni per riuscire in qualche modo ("in qualche modo" perché ci sono voluti un po' di aiutini: dallo scollamento, alla rottura delle membrane alle kristeller ahimé) a far venire alla luce il frugolo.. lui è stato fantastico: si è spinto con tutta la forza che aveva e nonostante la lunghezza del parto è sempre stato in formissima.. E di mio marito che dire poi: semplicemente non ci sono parole per quanto è stato fondamentale.. davvero il tartarugo l'abbiamo partorito insieme ed è stato meraviglioso!
Purtroppo il mio utero è stato un po' meno collaborativo e quindi abbiamo fatto in tempo a conoscere più o meno tutte le ostetriche e a provare tutte le sale travaglio e parto (vasca compresa, che consiglio ampiamente), inoltre mi trovo un discreto "ricamino" che sta ancora lentamente rimarginandosi.. insomma il mio corpo non è stato proprio "all'altezza", ma tutto il resto ha compensato.

.. e che dire della meraviglia e di quell'emozione enorme e indescrivibile quando l'ho avuto sulla pancia, per la prima volta e sarei voluta rimanere così sempre, che tutto il resto non importava più nulla: non c'era più lettino, sala parto, medico, ostetrica, niente più, solo noi tre.

Il ritorno a casa è stato bello, anche se ero stanca e mooooolto acciaccata dai punti e dal dolore al seno per l'allattamento, ma il mio maritozzo come sempre mi ha sostenuta e coccolata in ogni momento, si è preso completamente cura di noi due, dei mici, della casa, di tutto e ha fatto sì che questo momento potenziale di crisi sia stato semplicemente la magica continuazione di quest'esperienza, nella maniera più serena possibile ( oh, i miei piantini me li sono fatti anch'io, ma sono passati subito).

E ora, a poco più di due settimane di distanza, mi rendo conto di quanto -ogni giorno che passa- io ami sempre di più i miei due uomini e di quanto la mia vita sia imprescindibilmente basata su di loro.. e meravigliosamente tutto ciò mi riempie il cuore..
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